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02 junho 2006

Dall'istituto di ricerche farmacologiche

'E il dato che emerge dall'indagine dell'Istituto Farmacologico. Nel depuratore, che serve oltre un milione di milanesi, arrivano gli 'scarti' pari alla quantità di droga sniffata da 10mila consumatori

Da una ricerca condotta dall'Istituto di ricerche farmacologiche 'Mario Negri' risulta che nel depuratore di Nosedo, che serve oltre 1.250.000 milanesi, arrivano ogni giorno gli scarti di un chilo-un chilo e mezzo di cocaina, pari a quella sniffata da circa 10mila consumatori.

La ricerca, condotta dal professor Ettore Zuccato, è iniziata oltre un anno fa e ha preso in analisi le acque del fiume Po e quelle di diversi depuratori, tra cui quello milanese, dove i ricercatori analizzano ogni giorno, 24 ore su 24, i liquami in entrata, alla ricerca dei 'metaboliti', ossia le sostanze di scarto dei diversi stupefacenti, eliminate tramite l'urina.

''Per ora - spiega Zuccato - il dato sulla cocaina è l'unico disponibile, ma il progetto investe anche tutte le altre sostanze conosciute, dall'eroina, difficilmente identificabile perchè il suo metabolita è la morfina, usata anche per scopi medici, alla cannabis che presumibilmente - anticipa il professore - risulterà più diffusa della cocaina''.

Dalla quantità, mezzo chilo circa, di 'benzoilecgonina', la sostanza di scarto della cocaina, trovata nelle acque di Nosedo, i ricercatori sono arrivati a stimare, a Milano, circa 10mila consumatori.

Confrontando i loro dati con quelli europei e del Ministero del Welfare, che indicano nei più giovani i principali sospettati diuso e abuso di sostanze, l'equipe ha poi stimato che ''circa il 4% dei 15-34enni assuma ogni giorno una dose di cocaina di 200 milligrammi, se considerata impura al 50%, e di 100 milligrammi se pura''.

E' la prima volta, al mondo, che viene usato il metodo dell'analisi delle acque di scarico per un'indagine quantitativa sul consumo di droga tra la popolazione, tanto che l'equipe del Mario Negri è stata invitata anche a Londra, per analizzare le acque del Tamigi.

Scopo finale dell'indagine ''è avere un metodo per valutare il consumo delle sostanze tra la popolazione, fornire uno strumento per studiare i diversi tipi didipendenza''.


http://ilgiorno.quotidiano.net/chan/milano:5418201:/2006/06/02:

Interessante porque não necessita do usuário dizer se usa ou não a substância. Para uma pesquisa com objetivo de intervenção comunitário; acredito ser de grande validade.
Pesquisa encontrada pelo
Lorenzo.

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